venerdì 28 ottobre 2011

Ostriche!


Ieri sono andata in ristorante e mi sono fatta una bella scorpacciata di “cruditè” di mare non male.
C’era di tutto un po’, tartare di branzino, di tonno, salmone, poi carpaccio sempre con gli stesi pesci e due tipi d’ostriche, quelle lunghe e quelle tonde. Mi sono piaciute di più le tonde : ) degli scampi e dei gamberoni, buonissimi.
So che il pesce crudo non è gradito a tutti, ma all’inizio, tanti anni fa, anche a me faceva abbastanza impressione l’idea di mangiarlo. Ho cominciato dal sushi, così bello e simpatico che ho chiuso gli occhi e mi sono infilata in bocca un nighiri tutto inzuppato in salsa di soia, ovviamente era talmente salato che non ho sentito nient’altro…. Uf…  dai riproviamo, questa volta meno soia, gnam gnam gnam… il pesce crudo non ha il sapore che mi aspettavo, ma proprio per niente, e delicatissimo e molto gradevole in bocca.
Vi propongo oggi  delle freschissime e bellissime ostriche con granita di limone, vi assicuro che sono spettacolari. Se non avete mai mangiato il pesce crudo forse non è il caso che cominciate proprio con questa ricetta. Le ostriche sanno di mare!

© fotopanpepato
 ed ecco a voi la ricetta

OSTRICHE con granita di limone

Ingredienti per 6 persone:
12 ostriche freschìsime
Per la granita:
50 ml di succo di limone biologico fresco
1 limone biologico
2 ml d’acqua

Granita (da fare il giorno prima)
Mescolate il succo e l’acqua e versatelo in una pirofila. Mettetelo nel congelatore.
Aprire le ostriche:
Afferra la conchiglia, con la parte alta rivolta verso l'alto, con la mano protetta da uno strofinaccio ripiegato più volte o meglio ancora l'apposito guanto in maglia metallica.
Infila ora tra le valve, a lato della cerniera, la punta di un coltello a lama corta e robusta o un coltellino per parmigiano (l'ideale sarebbe avere il coltello specifico per ostriche). Fai forza con la lama del coltello facendo leva sul bordo della cerniera tra i gusci.
Una volta aperte e separate le valve, stacca il peduncolo che tiene attaccata l'ostrica al guscio e servi immediatamente.
Sistemate i mezzi gusci sul piatto da portata.
Prendete la granita dal congelatore e grattate energicamente la superficie con una forchetta. Prendetene un cucchiaino di granita e posizionatela sulle ostriche.
Grattugiate la buccia del limone precedentemente lavato e asciugato sopra le ostriche e vostro piatto e pronto per mangiare!
 

Questa preparazione è un ottimo antipasto per cominciare una cena di pesce. Nei prossimi giorni ci penso ad un primo per proseguire.


mercoledì 26 ottobre 2011

Fregola sarda


Non c’e dubbio, l’autunno è arrivato.
Mi è venuta tanta voglia di qualcosa di calduccio e saporito, che vi propongo questa deliziosa ricetta sarda. 

FREGOLA CON VONGOLE

Ingredienti per 4 persone:
300 gr di fregola tostata
1 kg di vongole veraci
300 gr di pomodori perini
200 gr di gamberi
1 ½ litro di brodo di pesce
1 peperoncino
1 spicchio d’aglio
3 rametti di prezzemolo
30 ml d’olio extravergine d’oliva
sale e pepe qb

Sciogliete in una capiente ciotola d’acqua fredda un pugno di sale e metteteci le vongole e lasciatele spurgare per almeno un paio di ore.
Mettete a bollire 1 litro d’acqua, portate a bollore e tuffatevi i pomodori. Quando la pelle comincia a ritirarsi, scolateli e pelateli. Tagliateli a metà, togliete l’acqua di vegetazione e i semi, dividete a pezzi.
In una larga padella, mettete le vongole spurgate e scolate, copritele e lasciatele aprire a fuoco medio. Scartate quelle chiuse e togliete la maggior parte dei gusci.
Filtrate il liquido di cottura attraverso una garza per eliminare la sabbia.
Lavate ed asciugate il prezzemolo, tritate la metà con l’aglio.
Scaldate il brodo( se avete preso i gamberi interi, unite le teste al brodo).
In una larga padella, mettete 20 ml di olio, il trito di prezzemolo e aglio e il peperoncino. Unite i pomodori a pezzetti e lasciate cuocere coperto a fuoco medio per quindici minuti( potete anche usare la passata).
Unite la fregola, insaporitela per qualche istante e bagnate con  l’acqua delle vongole. Aggiustate di sale.
Unite anche metà del brodo filtrato. Coprite e continuare a cuocere per almeno dieci minuti. Aggiungete altro brodo, i gamberi e le vongole. Ultimate la cottura.
Spegnete il fuoco e lasciate riposare qualche minuto.
Prima di servirlo, irrorate con il restante olio , il pepe e il prezzemolo tritato.

© fotopanpepato


 Invitante vero?
Fattemi sapere com’è venuta a voi.
A prestissimo!

martedì 18 ottobre 2011

Istambul

Che dire di Istanbul?
Culla delle civiltà, della fusione di culture e gastronomie.
Meraviglioso incontro coi sorrisi gentili degli abitanti di Istanbul.
Arriviamo in città mercoledì pomeriggio e decidiamo che la cosa migliore sarebbe andare a cena in uno di quei ristoranti con terrazza panoramica. Scegliamo il ristorante dell' Hotel Armata nel quartiere di Sultanameh.
Meglio di quanto potessimo immaginare. Il panorama era spettacolare: da un lato la Moschea Blu  e dall'altro Santa Sofia. Optiamo per il menù degustazione della cucina tradizionale turca. 

© fotopanpepato
Di solito i menù turchi cominciano con una serie di antipasti chiamati “meze” che variano dai patè di legumi, di cereali, olive o melanzane a dei formaggi, ai “dolma” (foglie di vite ripiene di riso e spezie), o insalate di fagioli… ne hanno una infinità e tutti buonissimi!

"Meze"
© fotopanpepato

Poi è arrivato il piatto forte del nostro menù degustazione chiamato “Sultan”. 
Con questo nome potete capire che non potevamo fare a meno di provarlo…
Una  varietà di carni composta d’agnello, pollo e manzo, preparate alla griglia e in polpette con spezie e accompagnate da riso pilaf, pomodori e peperoni arrostiti. Davvero tutto molto gustoso.
Il dessert meraviglioso, era un gelato alla vaniglia con albicocca secca, fichi, noci, panna e melassa.

Mi spiace che non ho fato le foto, ma quando ho cominciato a mangiare queste leccornie mi sono dimenticata di tutto il resto, sigh…

Facciamo un giretto nel Gran Bazar !

© fotopanpepato


© fotopanpepato

© fotopanpepato

Uno dei più grandi mercati coperti al mondo, dove si può trovare di tutto. Tappeti, tovaglie, ceramiche, borse in pelle, gioielli, antichità…
La maggior parte dei prodotti in vendita non sono di grande qualità, ma se vi stuzzica la curiosità, potete ancora scovare delle chicche.


Facciamo adesso una passeggiata nel bazar delle spezie?

© fotopanpepato
© fotopanpepato

Spezie di tutti i colori, sapori e culture!

© fotopanpepato


Lokum
© fotopanpepato
Muska pestili
© fotopanpepato
 Lokum piccoli, piccoli
© fotopanpepato


Dopo questo giro nel mercato ci è venuta una famona di quelle....

Siamo vicini al Ponte Galata, e che dobbiamo fare se non andare a mangiare nei ristorantini di pesce sotto il ponte??

© fotopanpepato

Volevamo provare il tradizionale panino di pesce, ma dopo questa  offerta di pesce, che faceva venire l’acquolina in bocca, abbiamo deciso per il branzino alla griglia e le acciughe fritte.  

© fotopanpepato


© fotopanpepato
Il pesce in Turchia è di una qualità insuperabile e di grande tradizione nelle loro cucine.


I mercati di frutta


© fotopanpepato

© fotopanpepato























 I succhi appena fatti

© fotopanpepato



© fotopanpepato

© fotopanpepato


.... di pesce
© fotopanpepato

© fotopanpepato